Piatto con la morte della donna di Sestos
1532
Ceramica, maiolica, (cotto porcellanato)
Diametro: 40.6 cm
New York, The Metropolitan Museum of Art
Iscrizioni:
Sulla fronte nella cartouche si legge: “Le cenersellaxgi qui..” (illeggibile).
Sul retro, in inchiostro nero, è scritto: “.M.D.XXXII./ .A’ l’uso antico u Vgi corpo ardedo/ un’ Aquila da quel nutrito, anch’ella/ uolse partecipar dil fuoco horredo / Nel. X. Libro d Caio Plinio secodo, al / Cap: V. / fra: Xanto .A. / da Rouigo, I / Urbino.”
Note:
Il piatto si presenta in buone condizioni conservative.
Provenienza:
CollezioneFriedsam, Donazione di Michael Friedsam, 1931.
Bibliografia:
Friedsmancollection 1931; S. Woodford 1965; Rasmussenn 1989; Triolo 1996; Triolo 2002.
Commento dell’opera:
Francesco Xanto Avelli nel decorare questo piatto, che fa parte dell’importante servizio Pucci (per il quale si rimanda alla Scheda n.1), trae la propria fonte d’ispirazione in Plinio nel Libro X, nello specifico nella storia in cui era narrata la devozione di un’aquila ad una giovane fanciulla. L’aquila è pronta per immolarsi con la giovane donna, facendosi dunque esempio di lealtà e di grande altruismo.
è assai probabile che l’Avelli, per creare la figura di nudo maschile visto di spalle inginocchiato ai piedi del fuoco, si sia servito o abbia preso spunto da una delle stampe di Marcantonio Raimondi dalla celebre raccolta conosciuta come I modi, e più precisamente potrebbe essere richiamo della figura maschile nuda di spalle della scena di Ovidio e Corinna. L’intera composizione proviene anch’essa da una stampa di Marcantonio Raimondi raffigurante il Martirio di Santa Cecilia (Bartsch 26, p.153, n.11726, p.153, n.117), basato su un affresco perduto di Raffaello alla Villa Magliana.
[C.G.]
Su gentile concessione del Metropolitan Museum of Art di New York.